Collocazione. La cappella di Sant’Antonio è situata nell’abitato della frazione Procaria di Ceres.

Cenni storici. Si hanno notizie di una cappella a Procaria già dal 1769: a quel tempo però essa era dedicata all’Immacolata Concezione.

Nel 1868 però il teologo Nicolao Caveglia la descrive e la cita già come cappella di Sant’Antonio, ovvero con l’attuale dedicazione.

Nel 1905 sono stati rifatti il pavimento dell’altare e della sacrestia: il pavimento del presbiterio con mattonelle di cemento a disegno intarsiato, mentre il pavimento della sagrestia con mattonelle ottagonali. I lavori sono stati eseguiti dalla ditta dei Fratelli Uberti di Torino.

Nel 1913 sono stati fatti lavori di ampliamento della cappella, su progetto del prof. Pasquale Negri.

Descrizione. Esterno. Edificio a pianta di forma rettangolare, con due bracci laterali e abside poligonale realizzata nel 1913 quando sono stati effettuati interventi di ampliamento alla cappella.

La facciata, simmetrica, è intonacata e presenta due ordini sovrapposti separati da una doppia cornice. Un’ulteriore cornice delimita il timpano triangolare che chiude verticalmente la facciata. Vi sono due finestre: una, trilobata, posta all’altezza dell’ordine superiore in asse con la porta d’ingresso in legno a due battenti, ed una circolare, in asse con quella sottostante, collocata all’interno del timpano.

Sopra la porta era disegnata una meridiana della quale si intravedono oggi alcune tracce.

Le pareti laterali sono intonacate come la facciata in corrispondenza della prima navata, dove troviamo una finestra trilobata per lato, e sono rifinite con intonaco grezzo nella seconda campata e nell’abside dove troviamo rispettivamente due finestre a monofora sul lato destro, una porta sul lato sinistro e altre quattro aperture a monofora nell’abside.

Il campanile, di pietra intonacata, è inglobato nella costruzione sacra ma sporge in corrispondenza della seconda campata a sinistra.

La copertura è costituita da un tetto a falde, con orditura in legno e manto di copertura in lose.

Interno. La cappella è a navata unica con ambiente suddiviso in campate di larghezza crescente andando dall’ingresso verso l’altare; in corrispondenza della seconda campata infatti vi sono due nicchie, una per lato. La cappella termina la sua lunghezza con un abside internamente semicircolare. Le pareti sono intonacate, come pure la volta.

La copertura dell’ambiente è costituita da una volta a crociera costolonata nella prima campata e da una volta a botte nella seconda campata; le nicchie laterali sono coperte da soffitti leggermente voltati a botte mentre l’abside è coperto da una semi-cupola. I vari tipi di volte sono tra loro separati da archi che si impostano sulle paraste relative ai pilastri posti all’incrocio tra le murature. La pavimentazione è realizzata con piastrelle.

Attualmente la cappella di Sant’Antonio viene officiata in occasione della festa del santo titolare che ricorre il 17 gennaio.

[Cfr. P. MASSAGLIA, Chiese e cappelle in Val d'Ala. Comuni di Ceres, Ala di Stura, Balme. Schede d'inventario (Società Storica delle Valli di Lanzo - XCVII), Lanzo Torinese, 2006]